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Progetto C3T-Awareness

I malware

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COS'È UN MALWARE

Malware o “software malevolo” è un termine generico che descrive un programma/codice dannoso che mette a rischio un sistema. I malware possono rubare, criptare o eliminare i dati, alterare o compromettere le funzioni fondamentali di un computer e spiare le attività degli utenti senza che questi se ne accorgano o forniscano alcuna autorizzazione.

Tra gli indizi più comuni che segnalano la presenza di un malware nel sistema si ha:

  • Riduzione della velocità del sistema operativo, sia nella navigazione su internet che nel semplice utilizzo delle applicazioni.
  • Un’ondata di irritanti annunci pubblicitari, che non dovrebbe comparire, riempie lo schermo.
  • L’utilizzo delle risorse di sistema è insolitamente elevato e la ventola del computer inizia a girare all’impazzata.
  • Toolbar, estensioni o plugin compaiono inaspettatamente nel browser.

COME SI INFILTRANO I MALWARE

  • Navigando in siti web oggetto di hacking.
  • Scaricando applicazioni apparentemente legittime tramite siti web non ufficiali.
  • “Click-shaming”: quando si aprono allegati e-mail sconosciuti o si installa qualcosa che proviene da una fonte inaffidabile.
  • “Social engineering”: tecnica utilizzata dagli aggressori per indurre le vittime a violare il protocollo di sicurezza o a fornire informazioni private (ad esempio tramite e-mail di phishing). Si basano sulla manipolazione psicologica, come sedurre le vittime giocando alla loro avidità, vanità o alla loro volontà di aiutare qualcuno.
  • “Drive-by download”: si riferisce al download involontario di uno o più file dannosi sul sistema dell’utente senza il suo consenso o la sua conoscenza.
  • Dispositivi USB infetti: metodo molto efficace in ambienti aziendali e produttivi.
  • Intrusioni dirette nelle reti locali attraverso falle nella sicurezza del perimetro virtuale.
  • Vulnerabilità del sistema operativo o delle applicazioni installate sui dispositivi delle vittime.
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TIPI DI MALWARE PIU’ DIFFUSI

  • Adware: software indesiderati che visualizzano messaggi pubblicitari sullo schermo, spesso all’interno delle finestre del browser.
  • Spyware: particolare tipologia di malware progettata per spiare le attività dell’utente sul computer, senza autorizzazione, per poi comunicarle ai criminal hacker che hanno sviluppato il codice malevolo.
  • Virus: si tratta di un codice malevolo che, così come avviene in natura, si “attacca” ad altri programmi infettandoli. Quando l’utente lo esegue, di solito inavvertitamente, il virus si riproduce modificando altri programmi e file e infettandoli con il proprio codice.
  • Worm: malware che sfrutta le falle si sistema per diffondersi sugli altri computer di una rete e li danneggia, di solito, mediante la distruzione di file e cartelle di sistema.
  • Trojan: i “cavalli di Troia” sono tra i malware più pericolosi in circolazione. Di solito si presentano sotto forma di qualcosa di utile, ad esempio come tool per lo sblocco delle versioni a pagamento di noti software commerciali.
  • Ransomware: sono malware che impediscono alla vittima di accedere al proprio dispositivo e criptano i suoi file, obbligandola a pagare un riscatto per riottenerli.
  • Rootkit: consentono ai criminal hacker di ottenere i privilegi da amministratore sul sistema infetto. Generalmente, sono progettati per rimanere nascosti agli occhi dell’utente, degli altri software e del sistema operativo stesso.
  • Keylogger: semplici codici malevoli capaci di registrare tutto ciò che la vittima digita sulla tastiera, inviando poi le informazioni raccolte agli hacker che, in questo modo, riescono a rubare informazioni sensibili.
  • Crimeware: categoria di programmi malware appositamente progettati per condurre in maniera automatica azioni cybercriminali legate alla sfera finanziaria.
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